Gli anni del pentapartito
gli anni '80
Francesco Bertoldi
il pentapartito
Gli anni '80 vedono la fine delle emergenze che avevano giustificato la formula della solidarietà nazionale: l'emergenza terrorismo e la spirale inflazionistica. Il terrorismo riesce ancora a mettere a segno qualche colpo, ma si tratta ormai di un fenomeno vecchio e stanco, privo di qualsiasi speranza di successo. La crisi economica che aveva dominato gran parte degli anni '70 lascia il passo a una ripresa.
La formula del pentapartito vede l'allontanamento del PCI dalla maggioranza (gennaio '79) e un ritorno della alleanza tra DC e PSI, insieme ai partiti minori, PSDI, PRI e, novità, il PLI, appunto cinque (in greco penta) partiti.
condizioni
In profondità la svolta del pentapartito ha come radice un rafforzamento del settore terziario (dunque impegatizio) rispetto a quello secondario (=operaio): nel 1985 gli addetti al settore terziario erano il 54%, mentre gli addetti all'industria erano scesi al 33%; ora, poiché la classe operaia era il serbatoio elettorale del PCI e della sinistra più estrema, il suo declino numerico non poteva non comportare strutturalmente un declino della prospettiva politica che le era tradizionalmente collegata; viceversa il PSI, soprattutto nella veste che seppe dargli il nuovo segretario Bettino Craxi attirava molte simpatie nel settore impiegatizio, attento sì a che i propri diritti di lavoratori fossero tutelati, ma pragmaticamente, senza avventurismi ideologici.
Dunque scende il PCI e sale il PSI di Craxi.
il declino del PCI e del sindacalismo
Il PCI declinava sia per lo sgonfiamento numerico della sua tradizionale base elettorale, la classe operaia, sia per i crescenti rovesci del comunismo sul piano internazionale (l'invasione sovietica dell'Afganistan, gli scontri tra Cina e Vietnam, le stragi di Pol-Pot in Cambogia ecc.).
Gli stessi sindacati perdevano potere e prestigio: emblematica fu la “marcia dei 40.000” a Torino nel 1980, allorché gli stessi lavoratori torinesi (in 40.000 appunto) condannarono la linea, giudicata troppo intransigente, di CGIL-CISL-UIL sui progetti di ristrutturazione della FIAT, linea che aveva dato vita a uno sciopero a oltranza, in corso ormai da 34 giorni. Da quel momento i confederali cominciarono a perdere terreno, rinunciando agli aspetti più ideologici delle loro lotte.
Craxi
Bettino Craxi, uno dei protagonisti della vita politica degli anni '80, diede al PSI una decisa svolta filo-occidentale, rompendo le ambiguità in cui fino allora tale partito era rimasto, critico verso il comunismo sovietico, ma solo fino a un certo punto.
Craxi stabilì eccellenti rapporti con gli Stati Uniti, compreso un personale rapporto di grande fiducia e di amicizia col presidente Reagan , da cui pure lo divideva una valutazione diversa (meno sbilanciatamente filoisraeliana) sulla questione israelo-palestinese. In pratica Craxi guardava all'esempio della SPD tedesca come partito decisamente filo-occidentale e anticomunista, così come guardava con interesse all'esperienza francese di Mitterrand, dove i socialisti erano egemoni nella sinistra, con un partito comunista francese nettamente subalterno. Così anche Craxi puntava su una sinistra italiana a egemonia socialista, ossia a egemonia sostanzialmente socialdemocratica.
Di più su Craxi.
contenuti
- lo sviluppo economico
Gli anni '80 sono anni di ripresa economica, specie dall'84: le esportazioni riprendono e si ha un grande sviluppo delle piccole e medie imprese, capaci di una flessibilità maggiore delle grandi, caratterizzate da innovazione tecnologica e alta produttività
L'inflazione, anche in relazione alla ripresa, scende nettamente. Una qualche incidenza su tale risultato va attribuita al ridimensionamento della scala mobile (effettuato da Craxi nell'84 e invano avversato con un referendum nell'85), con cui gli aumenti salariali non corrispondevano più automaticamente al caro-vita, una scelta questa che si colloca nel contesto del già accennato indebolimento del potere dei sindacati.
- il nuovo concordato
- Siglato nel 1985 con la Chiesa cattolica: fu un altro importante successo di Craxi.
- aspetti negativi
-
Anzitutto va segnalato un aumento del fenomeno dell'assistenzialismo e un aumento vertiginoso del debito pubblico; si creò un circolo vizioso riguardo ai titoli di stato (BOT e CCT), che gli italiani compravano volentieri, come fonte certa di guadagno, ma che servivano in gran parte per finanziare appunto il debito pubblico;
Ci fu poi un aumento della malavita organizzata, in particolare della mafia, che arrivò, nell'82, a uccidere il gen. Carlo Alberto Della Chiesa, prefetto di Palermo con speciali poteri antimafia.
🎼 Multimedia
Alcune musiche (dell'Italia) di quegli anni
- Bravi Ragazzi, di Miguel Bosé (1982)
- Moonlike shadow (1983)
🔗 Pagine correlate
- Bettino Craxi, appunti per un giudizio sulla sua figura politica.
pagine di questa sezione
- Gli inizi della Repubblica: la Costituzione.
- Gli anni del centrismo: gli anni '50
- Gli anni del centro-sinistra: gli anni '60
- Gli anni di piombo e la “solidarietà nazionale”: fine anni '60 e anni '70.
- Gli anni del pentapartito: gli anni '80.
- La fine della Prima Repubblica: il crollo del Muro di Berlino, la Lega, Mani Pulite e il referendum elettorale del '93.
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