due dittatori, molti più vicini di quanto si pensi

il mondo nel '900

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la tragedia dei totalitarismi e delle guerre mondiali

forno crematorio
un forno crematorio: l'umanità autodivinizzatasi è stata capace anche di questo

L'ebbrezza antropocentrica che si era sviluppata nell'Ottocento raggiunge il suo culmine parossistico nel '900: la pretesa che l'uomo sia Dio e possa disporre di una conoscenza e di un potere infiniti porta a ipotizzare progetti per instaurare una sorta di paradiso sulla terra, una Società perfetta, tale da sradicare totalmente e definitivamente il Male. I totalitarismi del '900 costituiscono l'attuazione pratica di tale pretesa di sostituire l'uomo a Dio, rivendicando per la soggettività umana il potere di una riplasmazione radicale di sé e del mondo.

In questo senso esiste una profonda parentela tra i totalitarismi di destra (fascismo e nazismo) e il comunismo, esso pure totalitarismo: li accomuna un radicale ateismo, o meglio antiteismo, il sogno di una società perfetta, luogo della celebrazione della autodivinizzazione dell'Uomo e l'odio per la democrazia.

Ma il '900 ha dimostrato quanto negare Dio e pretendere di sostituire l'uomo a Dio significhi distruggere l'uomo. L'uomo ha preteso di essere Dio, e così facendo si è autodistrutto: le due guerre mondiali, e, più ancora, i lager nazisti e i gulag comunisti sono la più evidente prova della disumanità del progetto totalitario di autodivinizzazione dell'Uomo.

Con la Seconda Guerra mondiale si ha la morte (apparente) dei totalitarismi di destra, e con la caduta del Muro di Berlino si ha quella (non meno apparente) del totalitarismo comunista. Ma in realtà dei progetti anti-democratici, espressione di una superbia “autodivinizzatrice”, continuano svilupparsi e a diffondersi, in modo più viscido e meno appariscente che in precedenza.

le alternative ai totalitarismi

Le democrazie quindi possono godere di vittorie, come si è appena accennato, sui due tipi di totalitarismo. Ma esse perdono, per egoismo e miopia, l'occasione storica (per dirla con Vittorio Emanuele Parsi) di consolidarsi definitivamente, e di assicurare così la pace e il benessere.

La presenza di una componente politico-culturale cristiana, che guarda all'uomo in modo più realistico, riesce a scalfire solo in parte l'approccio prevalente nel mondo delle democrazie, che diventa, soprattutto sopo l'89, sempre più miope e preoccupato solo dell'immediato, e sempre meno capace di sacrificio e di lungimiranza.

In questa sezione

Sotto-sezioni

l'Italia nel Novecento

  • Il periodo giolittiano, una incompiuta apertura alla società civile: L'età giolittiana segna una svolta rispetto alle tensioni sociali che l'hanno immediatamente preceduta, ma non riesce comunque a risolvere in profondità i problemi della società italiana
  • Il fascismo, una prepotente presunzione al potere: Il fascismo ha segnato 20 anni di storia d'Italia (1922/43): a pochi decenni dalla sua unificazione un paese prostrato dalla Prima Guerra mondiale vide prevalere nei ceti medi e nella borghesia la paura del comunismo, che poco tempo prima aveva preso il potere in Russia, e si affidò così alla dittatura
  • la Costituzione italiana, il frutto di un costruttivo dialogo: Si evidenziano i tratti salienti che portarono a stilare la Costituzione italiana, in vigore dal 1948
  • la Costituzione della Repubblica, il testo integrale: testo della Costituzione repubblicana italiana, entrato in vigore nel 1948

la Prima Repubblica

  • La Repubblica: gli inizi, come si giunse alla Costituzione: pagina sugli inizi della Repubblica in Italia
  • Gli anni del centrismo, Un filo-atlantismo temperato: Pagina sulla prima stagione della Prima Repubblica: il centrismo, che caretterizzò gli anni '50
  • Gli anni del centro-sinistra, una cauta apertura a sinistra: pagina sulla seconda stagione della Prima Repubblica, il centro-sinistra (anni '60)
  • Dal ’68 alla solidarietà nazionale, mai così a sinistra: Pagina sull'Italia di fine anni '60 e sugli anni '70
  • Bettino Craxi, appunti per un giudizio: Craxi è stato fatto oggetto di una demonizzazione unilaterale, mentre si tratta di una figura non priva di importanti meriti
  • Gli anni del pentapartito, gli anni '80: pagina sulla terza stagione della Prima Repubblica, il pentapartito (anni '70)
  • Prima Repubblica: la fine, una fine ingiustamente ingloriosa: Come finì la prima repubblica; il crollo del Muro di Berlino, la Lega, Mani Pulite e il referendum elettorale del '93
  • Mani Pulite, una rivoluzione giudiziaria: Riflessioni sulla stagione di Mani Pulite, che contribuì al crollo della Prima Repubblica

la Seconda Repubblica

  • Leaders e famiglie politiche, della Seconda Repubblica: Breve pagina sui principali leaders della Seconda Repubblica e relative “famiglie politiche”
  • Silvio Berlusconi, un personaggio controverso: Pagina di sintetica valutazione del personaggio Berlusconi, uno dei più importanti dei primi decenni della Seconda Repubblica

il comunismo

  • Il comunismo e Marx, una indubitabile paternità: benché siano esistite anche prima di Marx delle teorizzazioni di società “comuniste”, il comunismo storico, nato con la Rivoluzione d'Ottobre in Russia, ha indubbiamente ion Karl Marx la sua origine
  • La natura del comunismo, un progetto totalizzante e totalitario: il comunismo non è stata una semplice ricetta economica per appianare le diseguaglianze tra ricchi e poveri, ma un vero e proprio progetto totalizzante, con una sua visione del mondo, e quindi tutt'altro che neutrale nei confronti delle altre visioni del mondo, tra cui il Cristianesimo (e le religioni), attivamente perseguitate
  • Il comunismo: gli inizi, la spietata determinazione di Lenin: il comunismo si attua, per la prima volta in forma stabile e sisetmatica, in Russia, in seguito alla Rovoluzione d'Ottobre, che pone fine allo zarismo e ai tentativi di instaurare una democrazia rappresentativa. Protagonista indiscsso fu Lenin, che agì con lucida e spietata determinatezza per attuare il suo progetto totalitario
  • Il comunismo sotto Stalin, l'apice della violenza: con Stalin il comunismo russo giunge al massimo della sua sanguinarietà e della sua repressività di ogni benché minima forma di dissenso
  • Espansione e declino, del comunismo: con la Seconda Guerra Mondiale il comunismo potè espandersi: l'URSS assoggetta la metà orientale dell'Europa, la Cina continentale viene conquistata dai comunisti di Mao Tse-Tung, e anche in altre parti del mondo si creano regimi comunisti o almeno delle guerriglie ispirate al comunismo