Come affrontare il problema dell'esistenza
il primato dell'intuitività sul concetto astratto
Francesco Bertoldi
2) gli strumenti con cui affrontare il problema
Pascal sottolinea l'insufficienza di una pura ragione filosofica, quale quella cartesiana: la certezza che essa ci può dare su Dio e l'anima è una certezza astratta, fredda, incapace di reggere il peso della esistenza reale, con il suo urgere drammatico, contrappuntato dal male e dal dubbio.
L'uomo non è che un essere pieno di errore: di errore naturale e ineliminabile senza la grazia. Tutto lo inganna: questi due principi di verità, la ragione e i sensi (...) si ingannano reciprocamente
E' solo il cuore che può fornire la certezza adeguata all'uomo concreto che noi siamo. Il cuore, ovvero, l'esprit de finesse, cioè la capacità di intuire, senza pretendere lo stesso tipo di dimostrabilità matematica, che possiamo pretendere quando ci rivolgiamo al mondo fisico, indagandolo scientificamente.
Pascal infatti contrappone due spiriti
l'esprit de géometrie | i cui principii sono *lontani dall'uso comune (essendo propri della cultura "astratta"), per cui bisogna volgere lo sguardo da una parte diversa da quella verso cui si guarda abitualmente, | *pochi | e *tangibilmente (grossolanamente) evidenti | *colti raziocinando |
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l'esprit de finesse | *di uso comune (quotidiano, esperienziale/esistenziale): sono disposti sull'asse della normale percezione | *moltissimi (tanto che "è quasi impossibile che non ne sfugga qualcuno"), occorre avere buona vista | *non grossolanamente marcati, ma tenui e appena percettibili | *li si coglie non per concatenazioni logiche, ma d'un sol colpo |