Gli anni del centro-sinistra
una cauta apertura a sinistra
Francesco Bertoldi
introduzione
Centro-sinistra, nella prima Repubblica, è la formula per indicare governi formati da DC, PRI, socialdemocratici e socialisti.
Furono, quelli, anni di forte crescita produttiva (al 6,5 % annuo il tasso di aumento del PIL), tale che si parlò di miracolo economico
All'inizio degli anni '60 ci fu la esperienza del governo Tambroni (1960: “monocolore” DC appoggiato dai voti determinanti del MSI), che fallì prestissimo per le vigorose manifestazioni di piazza, dato che il MSI era (ritenuto ed era effettivamente) l'erede del fascismo.
Successivamente, e per diversi anni, si attua la formula del centro-sinistra, iniziata coi governi
- Fanfani (60/62): astensione esterna del PSI
- Fanfani (62/3 ) con programma concordato col PSI
- Moro: il primo governo nel senso che i socialisti non si limitavano all'appoggio esterno, ma partecipavano al governo con dei loro ministriorganico di centro-sinistra (nel 63)
condizioni
Che cosa rese possibile questo spostamento a sinistra - che escludeva i liberali (PLI) e includeva i socialisti (PSI) - dei governi italiani? Una costellazione di eventi/situazioni:
- il “disgelo” russo-americano (con Kruscev e Kennedy): la guerra fredda era mitigata, se non in qualche modo accantonata;
- il pontificato di Giovanni XXIII (1958-63), un papa con una più attento alle esigenze dei lavoratorisensibilità sociale decisamente maggiore di quella di Pio XII;
- svolta autonomista del PSI, che con Pietro Nenni si smarca dal PCI, anche in seguito ai fatti dell'Ungheria , ora nettamente condannati, per cui il PSI diventava democraticamente affidabile;
- il prevalere nella DC di uomini della sinistra (Fanfani, Moro), per cui nel '55 venne eletto presidente Gronchi coi voti della sinistra DC e delle sinistre.
punti qualificanti
scelte più “di sinistra” ...
- nazionalizzazioni (ENEL): dicembre 1962. Si tratta di una scelta “di sinistra”, perché lo Stato guadagna potere rispetto ai privati e pone le basi per prezzi dei servizi erogati più accessibili ai ceti popolari.
- scuola media unica (gennaio 1963) abolendo l'avviamento professionale. Anche questa è una scelta “di sinistra”, perché i figli dei “poveri” (che prima frequentavano prevalentemente l'avviamento professionale, che li buttava subito nel mondo del lavoro come lavoratori dipendenti) ora frequentano la stessa scuola frequentata dai “figli dei ricchi”, a cui tradizionalmente era destinata una carriera scolastica più lunga e “raffinata” (dopo il ginnasio, il Liceo e l'Università), per consentire loro un più agevole accesso ai posti comando nella società.
... ma senza esagerare
- Il prelievo fiscale sui titoli azionari ebbe breve vita, per il crollo della borsa e la fuga di capitali che ne seguì. Se tale misura fosse stata mantenuta essa avrebbe significato tassare più fortemente i ricchi. quindi la rinuncia a questa misura (che era “di sinistra”) va vista come una scelta “moderata”.
- L'attuazione delle regioni fu rinviata. Questa fu una scelta “moderata” (non “di sinistra”), perché attuare le regioni avrebbe significato dare alcune regioni (soprattutto Emilia-Romagna e Toscana) in mano alla sinistra, che in esse era maggioritaria.
Cambiamenti nei partiti
L'attuazione della formula del centro-sinistra provoca dei cambiamenti nei partiti dell'area socialista:
- da un lato una scissione a sinistra: il Partito socialista italiano di unità proletariaPSIUP esce dal PSI non accettando la svolta governativa (1964)
- dall'altro l'unificazione tra PSI e PSDI (1966 (Congresso di Roma) /1969)
🖼 Galleria di immagini
🎥 Video clips
Un spot pubblicitario degli anni '60, all'interno di Carosello, la carrellata di pubblicità creativa, impedibile (prima di andare a letto, veniva dopo il telegiornale) per i bambini di allora.
🤔 Quick test
I governi di centro-sinistra erano composti da
Col centro sinistra si effettuarono diverse nazionalizzazioni
Il“disgelo” tra i due blocchi (occidentale e comunista)