testi dalla Monadologia

le entelechie, l'uomo e il mondo

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le entelechie

Si potrebbero chiamare entelechie tutte le sostanze semplici o monadi create. Esse, infatti, portano in sé una certa perfezione, vi è in esse un’autosufficienza che le rende fonti quasi automatiche delle loro azioni interne e, per così dire, automi incorporei.

l'uomo, superiore agli animali

Ma la conoscenza delle verità necessarie ed eterne è ciò che ci distingue dai semplici animali e ci porta in possesso della ragione e delle scienze, mentre ci eleva alla conoscenza di noi stessi e di Dio. E questo è ciò che in noi si chiama anima razionale o spirito.

l'armonia del mondo

Infine, sotto questo governo perfetto, non ci saranno mai una buona azione senza ricompensa, una malvagia senza pena, e tutto deve concludersi nel bene dei buoni, ossia di coloro che non sono per nulla scontenti in questo grande stato, che si affidano alla provvidenza dopo aver fatto il loro dovere e che amano e imitano come si deve l'autore di ogni bene, che provano piacere dalla considerazione delle sue perfezioni secondo la natura del vero amore puro, che ci dà piacere attraverso la felicità di chi amiamo. Questo è ciò che spinge le persone sagge e virtuose ad impegnarsi in tutto ciò che sembra conforme alla volontà divina presuntiva o antecedente, e di contentarsi tuttavia di ciò che Dio fa giungere direttamente attraverso la sua volontà segreta, conseguente e decisiva, riconoscendo che, se potessimo capire abbastanza l'ordine dell’universo, troveremmo che esso sorpassa tutte le supposizioni dei più saggi, e che è impossibile renderlo migliore di quello che è, non solo per il tutto in generale, ma anche per noi stessi in particolare, se siamo attaccati come si deve all'autore del tutto, non solo come all'architetto e alla causa efficiente del nostro essere, ma anche come al nostro maestro e alla causa finale che deve costituire l'intero scopo della nostra volontà e l'unico che può renderci felici.