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Il Basso Medioevo
in filosofia
in questa sezione
- la filosofia nell'XI secolo, un nuovo gusto della razionalità: davanti allo sviluppo di una razionalità filosofica che rischiava di mettere in ombra il msiero, v'è la reazione, diametralmente opposta di chi, come Pier Damiani, condanna la logica, ma vi è anche chi, come Anselmo d'Aosta, cerca di unire senso del mistero e logica
- S.Anselmo, la razionalità delle fede: la sua riflessione cercò di unire il massimo sviluppo della razionalità, dentro l'orizzonte della fede
- la filosofia nel XII secolo, altri passi verso lo sviluppo della razionalità: si sviluppano delle importanti Scuole, tra cui quella di S.Vittore e quella di Chartres, dove l'amore per il sapere si coniuga con il senso del mistero
- la filosofia araba, una impossibile armonia islam/ragione?: mentre moltissimi sono stati i cristiani che hanno elaborato una filosofia in armonia con la fede, nel mondo islamico è esistita una persistente difficoltà al riguardo
- la filosofia ebraica, una quasi armonia fede/ragione: Rispetto alla filosofia araba medioevale, quella ebraica realizza un maggior grado di armonia tra ragione e rivelazione; tuttavia siamo ben lontani dai livelli di integrazione fede/ragione propri dell'intelligenza cristiana: anche in Maimonide, pur più ortodosso di Avicebron, si riscontrano tesi eterodosse, in particolare riguardo al destino eterno dell'uomo
- la filosofia nel XIII secolo, il pieno sviluppo della Scolastica: il XIII secolo è l'età delle università, del metodo della quaestio, e di quelle grandiose opere razionali che furono le Summae; il pensiero di Aristotele viene integrato all'interno dell'orizzonte della fede e aiuta a rivalutare il mondo materiale, rispetto all'ascetismo altomedioevale
- Tommaso da Aquino, il pieno dispiegamento di una ragione credente: Tommaso d'Aquino, uno dei maggiori pensatori cristiani mai esistiti, per secoli astro indiscusso della filosofia e della teologia cattoliche: cenni sulla vita, le opere e il pensiero.
- Bonaventura da Bagnoregio, il filosofo di San Francesco: pur con qualche diffidenza verso Aristotele, Bonaventura coltiva una razionalità sistematica, trovando ovunque delle corrispondenze simboliche e un generale ordine della realtà, che rimanda al Mistero creatore
- Giovanni Duns Scoto, la ricerca di una sintesi non sincretistica: il francescano Giovanni Duns Scoto è stato a lungo accusato, da certi neotomisti, di essere un demolitore della saggezza scolastica, e un anticipatore dell'antirealismo moderno. In realtà Duns Scoto fu un sincero credente, che pagò di persona la sua fedeltà al papa, e pert primo difese l'Immacolata Concezione di Maria. Il suo pensiero rappresenta un tentativo di integrare l'aristotelismo in modo più conforme alla singolarità cristiana di quanto avesse fatto Tommaso
- Guglielmo di Ockham, o la esagerata povertà (della fede): presentazione sintetica del pensiero filosofico di Guglielmo di Ockham, che segna la dissoluzione della armonia tra fede e ragione che aveva caratterizzato la Scolastica