un quadro di Bill Congdon, Luna italiana

storia contemporanea

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Introduzione

L'età contemporanea vede da un lato il fiorire di scienza, tecnologia (ricordiamo ad esempio la prima e la seconda rivoluzione industriale), cose ampiamente positive e buone, ma d'altro lato in essa si possono distinguere diverse componenti: una, più modesta, consapevole della finitezza dell'uomo, e una che invece ha pensato all'uomo come divino e creatore.

la pretesa autodivinizzazione dell'uomo

forno crematorio
un forno crematorio: l'umanità autodivinizzatasi è stata capace anche di questo

Questa componente rappresenta lo sviluppo estremo dell'antropocentrismo, che fiorisce in Occidente sulla scorta delle filosofie panteistiche, in particolare di Hegel, Marx, Nietzsche: ricordiamo che l'antropocentrismo non è sinonimo di umanesimo, me ne rappresenta solo una versione. L'antropocentrismo in epoca contemporanea diventa pretesa che l'uomo sia Dio e possa disporre di una conoscenza e di un potere infiniti; questa componente della civiltà contemporanea perciò vede la storia come ul'inesorabile Progresso verso la piena coscienza della Divinità dell'Uomo, che sarebbe così stato capace di instaurare una sorta di paradiso sulla terra, una Società perfetta, tale da sradicare totalmente e definitivamente il Male. I totalitarismi del '900 costituiscono l'attuazione pratica di tale pretesa di sostituire l'uomo a Dio, rivendicando per la soggettività umana il potere di una riplasmazione radicale di sé e del mondo.

In questo senso esiste una profonda parentela tra i totalitarismi di destra (fascismo e nazismo) e il comunismo, esso pure totalitarismo: li accomuna un radicale ateismo, o meglio antiteismo, e il sogno di una società perfetta, luogo della celebrazione della autodivinizzazione dell'Uomo.

Ma il '900 ha dimostrato quanto negare Dio e pretendere di sostituire l'uomo a Dio significhi distruggere l'uomo. L'uomo ha preteso di essere Dio, e così facendo si è autodistrutto: le due guerre mondiali (si può vedere la scheda sulla seconda), e, più ancora, i lager nazisti e i gulag comunisti sono la più evidente prova della disumanità del progetto totalitario di autodivinizzazione dell'Uomo.

un approccio più realistico

Esiste poi l'altra componente, quella che guarda all'uomo in modo più realistico, senza pretendere che egli sia Dio: e qui abbiamo che quando è prevalso questo sguardo più “modesto”, e non si sono coltivati sogni di impossibile perfezione, l'umanità contemporanea ha raggiunto risultati molto positivi: pensiamo al fiorire della democrazia e della coscienza civile, di cui è documento tra l'altro la Costituzione italiana. L'umanità, ammaestrata dal fallimento dell'approccio antropocentrico-autoinfinitizzante, ha imparato a guardare con più realismo alla propria condizione, accorgendosi ad esempio che tutti gli esseri umani hanno gli stessi diritti, e iniziando così a superare discriminazioni secolari (verso chi è di razza diversa, o di lingua diversa, o verso la donna, o verso chi ha degli handicap), o accorgendosi della propria responsabilità verso l'ambiente in cui abita (nuova sensibilità ecologica).

Certo, questa coscienza può anche assumere tratti unilaterali, per cui ad esempio la sensibilità ecologica può degenerare in che vede l'uomo come un parassita, così da auspicarne l'estinzione, o l'egualitarismo può degenerare nella pretesa che tutti, dato che hanno la stessa dignità (come è vero), debbano avere le in ambito politico è questo il cardine del Movimento 5 Stelle, per il quale “uno vale uno”, cioè tutti devono avere le stesse competenze, chi ha studiato e chi no, chi conosce bene un problema e chi lo conosce per vago sentito dire (il che non è realistico), abolendo così il valore della competenza.

Questo inizio Millennio vede quindi, come del resto sempre è nella storia, diverse possibili strade che l'umanità può imboccare: essa è comunque più attrezzata a riconoscere il suo stato di bisogno, ed è più pronta a capire che la tecnologia non risolverà tutto. Non a caso questa condizione di domanda tende a rendere molti uomini e donne di inizio Millennio più attenti a chi ripropone in modo genuino quello che ancora oggi si presenta come la sola risposta capace di appagare il cuore dell'uomo, fatto per la felicità, una felicità senza fine. Che quindi non si può trovare nel perimetro dell'immanenza.