la guerra dei cent'anni

La guerra dei Cent'anni (1337/1453), alla fine del Medioevo, vede consumarsi la separazione definitiva tra i regni di Inghilterra e di Francia, che fino allora avevano vissuto per così dire intrecciati.

cause

I motivi sono essenzialmente i seguenti

la Francia nel 1360, dopo la pace di Bretigny
la Francia nel 1360, dopo la pace di Bretigny

la scintilla prossima

Nel 1337 Edoardo III rivendicò la corona francese, come legittimo discendente, per parte materna, di Carlo IV (morto senza eredi nel 1328), accusando il re di Francia Filippo VI di essere un usurpatore.

fasi

1. prima fase

1.a vittore inglesi ('39-'60)

Gli inglesi, sbarcati nel 1339, sbaragliano i francesi, pur molto più numerosi, grazie alla loro addestrata ed efficiente fanteria (arcieri). I francesi avevano una concezione ancora aristocratico-cavalleresca della guerra, affidata a una impetuosa, ma ingenua, cavalleria feudale.

Con la pace di Bretigny, 1360, la Francia deve cedere enormi territori nel Sud-Ovest, oltre Calais, e il Re, catturato prigioniero, dovrà pagare un salato riscatto.

1.b un primo riscatto francese

Il nuovo Re, Carlo V (1364/80) affidò all'abile Bertrand de Guesclin il compito di riorganizzare l'esercito francese, e questi adottò, con efficacia la tattica delle imboscate e della terra bruciata, mettendo in grave difficoltà gli inglesi: nel 1380 erano ormai ridotti a poche piazzeforti sul mare (Bordeaux, Brest,Cherbourg, Calais).

Giovanna d'Arco incita all'attacco
Giovanna d'Arco incita all'attacco

2. seconda fase

Le cose riprecipitano per la Francia col nuovo, inetto, Re Carlo VI, sotto cui si avvia una guerra civile tra borgognoni (seguaci di Filippo l'Ardito) e armagnacchi (seguaci di Luigi di Orléans).

Gli inglesi ne approfittano, con Enrico V, che sbaraglia i francesi ad Azincourt, 1415, imponendo (trattato di Troyes, 1420) che il successore di Carlo VI non sia il figlio suo (Carlo VII), ma il Re inglese. E nel 1422 Enrico VI di Inghilterra assume la corona di Francia.

Fu Giovanna d'Arco (1412-31) a riavviare la riscossa, stavolta definitiva, della Francia. Giovanna in effetti ebbe una importanza decisiva nella liberazione di Orléans (1429), a cui seguì a brevissimo l'incoronazione a Re di Francia di Carlo VII a Reims.

I francesi furono galvanizzati dal travolgente zelo di Giovanna e ripresero vittoriosamente l'iniziativa contro gli inglesi, riorganizzando l'esercito, che si dotò di arcieri, come quello inglese e potenziò l'artiglieria. Fino alla completa vittoria, nel 1453, allorché il re d'Inghilterra ritirò le sue truppe dal suolo francese: gli inglesi erano cacciati definitivamente dalla Francia.

Giovanna d'Arco

Giovanna d'Arco era un fenomeno eccezionale: in quanto donna, e povera, e giovane, non avrebbe dovuto aver parte alla guerra, e men che meno alla sua conduzione, come invece accadde; ella sosteneva di aver ricevuto delle rivelazioni soprannaturali, che la incitavano a prendere l'iniziativa per la liberazione della Francia. Cadde alla fine in mano agli inglesi, che ne pretesero la condanna, da parte dell'inquisizione, al rogo (1431).

Da un punto di vista cristiano si pone il problema di come sia (stato) possibile che una santa incitasse alla guerra.

Su di lei si può vedere il libro di Franco Cardini: Giovanna d'Arco. La vergine guerriera.