una foto di La Mecca piena di pellegrini

il sistema islam

introduzione

La parola islam indica sottomissione a Dio: in questo senso i cristiani potrebbero considerarsi i veri mussulmani, perché si ritengono di sottomettersi alla Rivelazione che Dio ha fatto di Sé con l'Incarnazione del Verbo. Per questo la parola “maomettano” è più precisa della parla “mussulmano” (o “islamico”). Analogamente i credenti in Cristo chiamano sé stessi (e sono universalmente chiamati) “cristiani”, parola nella quale non esiste alcun disprezzo. Come non lo esiste nella parola “maomettano”. Nella gran parte dei maomettani c'è la ricerca sincera di una sottomissione a Dio, e in questo senso si può parlare, benché impropriamente, di islam.

L'islam, però, come sistema ideologico-politico si presenta storicamente come una totalità dotata di una sua coerente solidità, in cui la distinzione tra sacro e profano, tra privato e pubblico, tra fede individuale e culto collettivo risulta ben problematica che nell'Ebraismo e nel Cristianesimo.

Fin dagli inizi infatti la predicazione di Maometto unisce la rivelazione divina a un progetto politico-militare, e la figura del califfo condensa in sé sia il potere spirituale sia quello temporale. Mentre nell'Europa cristiana si è assistito più volte a una dialettica tra papato e impero (nel Medioevo), e poi tra Chiesa e Stato.

In questo senso appare problematica l'integrazione di un Islam politico (distinto dall'islam come atteggiamento genuinamente religioso) nelle società occidentali, laiche e pluralistiche.

L'unico modo con cui l'integrazione potrebbe avvenire è la una profonda riforma della dottrina maomettana, che superi il letteralismo coranico e giunga a riconoscere la laicità dello Stato e la piena libertà religiosa (per cui uno possa abbandonare la religione in cui è stato educato senza incorrere in sanzioni).

la dottrina maomettana

Si può vedere, per ora, il contributo del padre Kalil Samir.

📚 Bibliografia essenziale

Contributi