Marx: pars destruens
la critica ad altre filosofie
Francesco Bertoldi
Hegel
Da un lato Marx riconosce a Hegel il merito di aver colto il carattere dialettico della realtà:
«è stato il primo a esporre consapevolmente le forme generali del movimento della dialettica stessa. In lui essa è capovolta. Bisogna rovesciarla per scoprire il nocciolo razionale entro il guscio mistico.»
Le realtà è dialettica, cioè è attraversata da contrasti, e per Marx il contrasto principale è quello socio-economico, tra sfruttatori e sfruttati, cioè è la lotta di classe.
D'altro lato tuttavia
in generale: Hegel capovolge la realtà
Marx ritiene che il suo idealismo “rovesci”, capovolga la realtà, per cui fa degli individui i predicati di una mistica sostanza universale
.
A questo proposito
- per Maritain Marx non troverebbe altra alternativa all'idealismo hegeliano che nel materialismo: non vede cioè quella via di mezzo che è il realismo, confondendo oggetto con materia; ma d'altra parte Maritain ritiene che vi sia comunque in lui una spinta giusta alla rivalutazione della “causalità materiale”, cioè della importanza del fattore materiale-economico, fino ad allora ingiustamente trascurato;
- Cottier osserva come l'Hegel di Marx, pur avendo visto che la religione è illusoria, non sa andare al fondo cogliendo la causa di questa illusione.
in particolare: Hegel assolutizza forme politiche contingenti
Hegel secondo Marx ha legittimato come manifestazione dell'Assoluto quella che è semplicemente una situazione contingente (quella tedesca). Ha cioè compiuto una operazione ideologica: ha usato la filosofia per giustificare razionalmente un assetto di potere esistente, che avrebbe invece dovuto essere criticato, ha messo insomma la filosofia al servizio dei potenti (si veda il suo concetto di sovrastruttura).
Oltretutto ciò è reso ancora più ingiustificabile dal fatto che la Germania è rimasta indietro rispetto alla Francia: è al passo coi tempi solo filosoficamente, le manca la realizzazione pratica. Non occorre però rifiutare la teoria, la filosofia, ma occorre non fermarsi ad essa, bensì “mediarla” nella prassi, cioè nella azione rivoluzionaria, facendola diventare di massa. Ciò accadrà quando il bisogno della classe operaia sarà giunto al suo culmine (cfr. Cottier, L'ateismo del giovane Marx, p. 214 sgg.) vedi il testo della Critica della Filosofia del Diritto.
contro Bauer e la Sinistra hegeliana
Ne La questione ebraica
Per Bruno Bauer a garantire l'eguaglianza tra gli esseri umani basta che uno Stato sia non confessionale (=non cristiano), garantendo così piena eguaglianza giuridica a tutti i cittadini e non discriminando più in ragione del credo religioso (ad esempio gli ebrei non potevano accedere a tutte l cariche pubbliche).
Per Marx invece bisogna porre in discussione lo stesso Stato (come *mediatore e *astratto): l'eguaglianza politica è puramente formale se non diventa anche sociale. Perciò la rivoluzione borghese, quella ad esempio francese del 1789, come quella che in fondo auspica Bauer, resta a mezza strada: emancipa a livello dello Stato, dell'astratto citoyen, ma resta ancora da compiere una emancipazione a livello della società. L'eguaglianza nella prospettiva di Bauer e delle rivoluzioni borghesi, rimane formale, ma non diventa sostanziale.
contro Feuerbach
Nelle Tesi su Feuerbach
◖ Da un lato valorizza Feuerbach, in quanto ritiene valido il suo materialismo (implicante il discorso sulla alienazione): il reale è la materia, il sensibile, e così si fonda il vero materialismo e la scienza reale; apprezzato da Marx anche il suo collettivismo e la sua critica alla religione.
◗ Tuttavia Feuerbach non va a fondo sulla causa dell'alienazione, ossia l'alienazione economico-sociale: non coglie la religione come aroma spirituale dell'ingiustizia concreta, oppio dei popoli, e resta così in un atteggiamento “speculativo” e in una concezione naturalistica (non storica) dell'uomo. Ma non basta contemplare il mondo, bisogna ora trasformarlo; non basta cambiare le idee, bisogna cambiare le realtà, eliminando la concreta alienazione per eliminarne gli effetti religiosi (si veda il testo delle Tesi su Feuerbach).